Breno – Un boom che lo scorso anno ha toccato punte del 40% Quest’anno gli spettatori del teatro delle Ali di Breno si sono stabilizzati, ma con una tendenza costante al rialzo, (fra il 3 e l’8%). A metà della stagione 2017/2018, il direttore artistico Vittorio Pedrali in conferenza stampa con l’assessore alla Cultura della Comunità montana Simona Ferrarini, l’assessore del Comune di Breno Lucia Botticchio, madre Luciana Bertoglio dell’Accademia Arte e Vita e Gabriele Crimella della Cooperativa Arcobaleno, ha presentato la seconda parte delle iniziative in cartellone. A cominciare dal ritorno del ciclo “Divina umanità”, che affronterà il tema della ricerca del divino nella vita dell’uomo, affidandolo a Lucilla Giagnoni e al bresciano Luciano Bertoli. La Giagnoni si esibirà nel Duomo di Breno il 28 marzo con “Le sette ultime parole di Cristo sotto la croce”, col quartetto d’archi Dàidalos. Bertoli il 21 e 22 aprile presenterà “Abramo”, di Ermanno Bencivenga.
Arte e Vita – Dopo il successo di “Cats”, gli allievi e docenti dell’Accademia Arte e Vita proporranno il musical “A Chorus Line” (28 e 29 aprile). Con la Cooperativa Arcobaleno inoltre, è in via di allestimento un progetto che darà voce a interpreti disabili e migranti. Il cartellone classico, dopo i fuochi d’artificio di Bergozoni, Ottavia Piccolo, Monica Guerritore e Carlo Lucarelli – che hanno fatto registrare il sold out – prevede ancora qualche guizzo. L’ultimo appuntamento con la prosa sarà l’8 marzo con “La locandiera” di Carlo Goldoni, vista dagli occhi della compagnia Proxima Res, di Tindaro Granata (premio Ubu 2016) e Andrea Chiodi. Ma già sabato prossimo 24 febbraio si terrà la terza edizione del “Ring musicali”, con cinque band emergenti di Brescia e Bergamo che si esibiranno sulle scene del Teatro delle Ali, calcate in questa stagione da artisti internazionali come Arto Lindsay e Fabrizio Bosso. Sul palco, con i gruppi Adr animodriso, Diego Drama, Di noi stessi e altri mondi, Galateo animale e Zizkov, anche il noto cantautore Charlie Cinelli in qualità di giurato. A marzo spazio pure per il circo contemporaneo: il 3 sarà la volta di “Capucine” della compagnia Milo&Olivia, mentre il 17 ci sarà “Xstream” dei BlucinQue.
“La nostra volontà – spiega Pedrali – è far conoscere non solo i grandi nomi, ma anche i codici espressivi del teatro che si dipanano in contesti non così immediati o classici. E’ la ricerca di creazione del pubblico, per proporre spettacoli non hanno il titolo roboante o il personaggio conosciutissimo, ma dalla loro parte hanno una grande qualità teatrale, un lavoro sui codici e sulle espressioni, elementi che sono sempre apprezzati”.
Giuliana Mossoni
Tratto dal “Bresciaoggi” del 22.02.18