DARFO E BRENO. La Casa del fanciullo entra nell’orbita dell’Arcobaleno
La famiglia dell’Arcobaleno cresce ancora. A oltre 30 anni dalla prima grande sfida, la cooperativa con sede a Breno ma attiva con progetti in tutta la Valcamonica accoglie la fusione per incorporazione della cooperativa “Casa del fanciullo” di Darfo, una delle realtà più longeve di tutto il Bresciano con una mission importante, occuparsi dei minori.
“È stata un’iniziativa della Casa del fanciullo che ci ha chiesto di fondersi con noi – commenta il presidente dell’Arcobaleno Angelo Farisoglio – e la cosa ci è piaciuta, perché quello dei minori è un campo caro anche alla nostra storia”. L’ente darfense resta tale, solo la coop, pur continuando a perseguire tutte le proprie finalità educative e di accoglienza, si lega alla realtà nata nel 1986 da un sogno di dodici soci fondatori appartenenti all’ANFFAS.
“La Casa del fanciullo è stata accolta tanti anni fa dall’ente morale che porta lo stesso nome e che è proprietario dell’immobile in cui si svolgono le attività. La volontà del nuovo gruppo che è nato è quella di mantenere questo bel rapporto in maniera prioritaria.”
Si procederà a piccoli passi, coscienti del fatto che dopo il matrimonio pensato e voluto da entrambe le parti ci saranno momenti di confronto e progetti da portare avanti. Intanto la squadra operativa si è allargata con figure professionali, educatori e operatori sociali che operano nella nuova unità locale.
“Stiamo pensando di realizzare a Darfo un centro di consulenza per le famiglie con problematiche psicologiche – continua Farisoglio -, e stiamo studiando la ristrutturazione degli uffici sperando di poterla realizzare in breve tempo”. Intanto la festa ‘Sport, benessere e solidarietà’ in cartellone oggi all’Agricola di Piamborno devolverà i fondi raccolti ai progetti della Casa del fanciullo: una delle due camminate previste partirà da Darfo, l’altra dall’Arcobaleno di Breno. Il matrimonio si festeggerà nel mezzo con la compagnia di tante famiglie, tante attività, uno stand gastronomico e con un aperitivo in musica.
Tratto da “Bresciaoggi” del 29.09.19
(Articolo originale –> Bresciaoggi 29.09.19 )