Skip to main content
Parlano di Noi

Al doposcuola “C’entro anch’io” perché non c’è nessuna differenza

By 30 Gennaio 2020No Comments

La proposta per gli alunni delle elementari punta all’inclusione coinvolgendo anche le loro famiglie

Già il nome del progetto “C’entroanch’io” fa intuire che si tratta di un’iniziativa che punta a creare rotagonismo e inclusione. I protagonisti, questa volta, sono i bambini della scuola primaria, che da qualche giorno hanno, appunto, l’opportunità di frequentare il nuovo servizio di doposcuola “C’entro anch’io”, progettato dalla cooperativa sociale Arcobaleno di Breno e realizzato nei locali della Casa del Fanciullo di Darfo.

Il progetto. In realtà, non si tratta di un semplice doposcuola, ma di un progetto che vuole occuparsi dei piccoli e delle loro famiglie in maniera completa, andando ben oltre la semplice assistenza nei compiti Partendo da quest’ultima, infatti, e grazie alla collaborazione con una psicologa, ogni piccolo è seguito da vicino e supportato, in collegamento con la famiglia e la scuola.

La richiesta principale, da parte dei genitori che spesso lavorano e non hanno tempo sufficiente per seguire i figli, è quella di avere un luogo dove i piccoli, della prima alla quinta della primaria, vengono seguiti da personale preparato e in un ambiente sicuro. Da qui si parte per un servizio che punta al benessere dell’intero nucleo e all’eventuale attivazione della rete in caso di necessità specifiche.

Sui banchi. A frequentare “C’entro anch’io”, dal 13 gennaio, sono tredici bambini, alcuni inviati dal Comune, altri segnalati dalla cooperativa. Da lunedì al venerdì, dalle 14 alle 17, si incontrano nella Casa del Fanciullo per giocare, fare i compiti e partecipare a piccole attività o laboratori che l’educatrice, affiancata da due operatori del servizio civile, propone loro. A coordinare il progetto c’è la psicologa Rossella Ducoli: “Si tratta di una sperimentazione, ma la nostra ambizione è che diventi un servizio solido e continuativo – spiega -. Ogni giorno seguiamo i bambini, ma abbiamo contatti anche con i genitori. Ci piacerebbe continuare questa esperienza in estate, magari con un grest.”

L’ambiente offerto dal progetto è multiculturale e orientato a stimolare i bambini dal punto di vista educativo e relazione.

Giuliana Mossoni 

Tratto da Giornale di Brescia del 29.01.20

trovate l’articolo originale al link –> 22.01.2020 – Giornale di Brescia – Al doposcuola C’Entro Anch’Io non c’è nessuna differenza

Leave a Reply

tredici + 16 =