La Giornata Mondiale dedicata alle persone con la sindrome di Asperger mira a sensibilizzare la popolazione, promuovendo la conoscenza di questo specifico disturbo dello spettro autistico. La ricorrenza viene celebrata il giorno del compleanno di Hans Asperger, il pediatra austriaco nato il 18 febbraio del 1906 che descrisse per la prima volta alcune caratteristiche della Sindrome di Asperger.
Cos’è?
L’Asperger è una forma di autismo che si manifesta fin dalle prime fasi dello sviluppo e comprende una serie di difficoltà legate soprattutto all’interazione sociale, alla sfera affettiva e motivazionale e all’area sensoriale e percettiva. A differenza di altri disturbi dello spettro autistico, i soggetti affetti dalla sindrome di Asperger hanno un profilo cognitivo nella norma e possiedono le stesse abilità di apprendimento degli individui che non ne sono affetti. Spesso le persone con questa specifica sindrome sviluppano interessi particolari e sono in grado di specializzarsi con successo in temi specifici diventandone degli esperto.
Tuttavia la giornata mondiale dedicata alla sindrome di Asperger serve a ricordare che la maggior parte delle persone che ne soffrono non sono soggetti “superdotati”, ma persone che necessitano di forme specifiche di sostegno, troppo spesso sono assenti o non sufficienti.
Diagnosi
Alla diagnosi di sindrome di Asperger si arriva in maniera graduale, partendo dall’osservazione del bambino. Esistono delle “bandierine rosse” che genitori e pediatri devono prendere in considerazione nel comportamento del piccolo:
- non aggancia lo sguardo delle persone che si rivolgono a lui e non ricambia i sorrisi
- presenta un’attenzione eccessiva verso determinati oggetti o interessi (musica, aritmetica, ecc.); ad esempio memorizza dati di scarso valore, come gli orari dei treni
- non gioca con gli altri bambini e non accetta il confronto con altri
- se gli capita di giocare con dei coetanei può utilizzare un linguaggio offensivo o assumere atteggiamenti violenti, senza rendersi conto di poter far male ai suoi compagni
- si muove in maniera impacciata, cammina in modo maldestro
Quando un bambino presenta una o più di queste caratteristiche, il pediatra lo invierà al neuropsichiatra infantile, che approfondirà la questione attraverso alcuni test specifici per la diagnosi della sindrome di Asperger, basati sia sulla valutazione del comportamento sia sulle capacità cognitive.
Terapie
La gestione di questo disturbo è basata su una serie di interventi che hanno lo scopo di migliorare il comportamento e la comunicazione del bambino con sindrome di Asperger, aiutandolo in quegli aspetti relazionali che altrimenti potrebbero penalizzarlo e isolarlo dal gruppo (come le difficoltà nel linguaggio) e incoraggiando i suoi punti di forza (come ad esempio i suoi “interessi speciali”); proprio i suoi interessi sono una vera e propria risorsa per lui, in quanto fonte di divertimento, apprendimento e autostima.
Asperger da adulti
Dunque, anche gli individui con sindrome di Asperger possono condurre una vita assolutamente normale. Uno studio condotto nel 2015 su 26 soggetti affetti dalla sindrome ha rilevato che ben il 96% di essi aveva conseguito un diploma e che la maggior parte aveva ottenuto un impiego stabile e svolgeva anche professioni redditizie. Anche per quanto riguarda le relazioni sociali è emerso che una buona percentuale risultava avere un partner stabile o sposato e con figli.