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PERCHÈ FARE UN’ATTIVITÀ DI CUCINA CON SOGGETTI FRAGILI?

Cucinare può trasformarsi in una vera e propria terapia del benessere in grado di stimolare lo stato psicofisico di persone con diversità intellettiva e fisica.

Realizzare un laboratorio di cucina, oltre a essere piacevole, offre l’opportunità di:

  • Favorire il miglioramento delle abilità cognitive e motorie dei soggetti disabili attraverso la manipolazione
  • Accrescere l’autostima grazie alle competenze e abilità acquisite
  • Costruire un percorso educativo comune e condiviso
  • Migliorare la qualità di vita delle persone diversamente abili, ospiti della residenza assistenziale, occupando il proprio tempo in modo soddisfacente
  • Finalizzare l’azione al raggiungimento di obiettivi
  • Stimolare lo sviluppo psicoaffettivo attraverso la costruzione di un percorso educativo

Consigli per delle ricette? Nella sezione “Rubriche” trovi quelle che il nostro Centro Diurno Disabili ha proposto nel laboratorio cucina ai suoi utenti, clicca il link: http://cooparcobaleno.com/ricette/

 

PERCHÈ FARE UN’ATTIVITÀ DI CUCINA CON I BAMBINI?

Stimolare le abilità motorie e la coordinazione occhio-mano, rappresentano passaggi fondamentali per lo sviluppo cognitivo del bambino. Spesso chi legge di metodi o consigli pedagogici, teme di dover fare chissà che investimenti in termini di materiali e strumenti per allestire un laboratorio ad hoc.

Oggi parliamo di quanto può essere stimolante coinvolgere i bambini nella preparazione di cibi, proprio per sperimentare partendo dalla quotidianità domestica. Ma quali sono gli aspetti educativi di questa attività?

  • Stimola le capacità manipolatorie (pensiamo anche solo agli impasti)
  • Permette di acquisire dimestichezza con l’uso di piccoli utensili
  • Incentiva a fare da soli ed acquisire fiducia nelle proprie capacità
  • Allena alla sequenzialità ed alla numerazione, secondo quanto previsto dalle ricette
  • Aiuta a scoprire i sensi, olfatto, tatto e gusto in primis
  • Educa all’alimentazione sana: imparando come è fatto ciò che si mangia, si acquisisce consapevolezza sulla propria dieta e su ciò che serve a mangiar sano

Qui ti proponiamo alcune attività di vita pratica, suddivise indicativamente per fasce di età, tenendo conto che ogni bambino ha una storia a sé e che quindi il percorso di conoscenza e acquisizione delle competenze è assolutamente soggettivo:

  • Impastare (dai 14 mesi)
  • Sbucciare un mandarino (dai 15 mesi)
  • Spazzare il pavimento e pulire con una spugnetta (dai 18 mesi)
  • Pelare con un pela verdura (dai 18 mesi)
  • Tagliare frutta e verdura cotta o formaggi morbidi (dai 18 ai 22 mesi)
  • Spremere un mandarino (dai 22 mesi)

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