Visto il rischio sanitario in corso non era una ripartenza scontata
Malegno conferma ancora una volta la propria vocazione di paese accogliente, e in questo caso attento alle esigenze di bambini e famiglie. Lo dimostra la scelta, come sempre non scontata e in questo caso anche complessa da gestire, di far ripartire con la scuola anche il doposcuola.
Per questo servizio c’è uno spazio all’interno del Centro di comunità Ales Domenighini: è dedicato a chi in uscita dalle lezioni ha bisogno di fermarsi a mangiare, farsi aiutare a fare i compiti o trovare alternative per occupare il pomeriggio. Il doposcuola di Malegno oggi è conosciuto in tutta la media valle, per la sua capacità di soddisfare le esigenze che nascono nelle famiglie. Una scommessa particolare quest’anno, al pari del gresto dell’anomala estate che si è appena chiusa.
“Sulla scorta del successo ottenuto con il grest – spiega Nanniva Dellanoce, coordinatrice del servizio per la cooperativa Arcobaleno – insieme al Comune abbiamo deciso di mettere in campo questo percorso”. Sono già numerose le iscrizioni all’attivo, anche grazie alla possibilità di scegliere quando e cosa fare: “La volontà del Comune è quella di aiutare i nuclei familiari fornendo un servizio a partire dal quale organizzare i loro tempi. Si può anche decidere di partecipare solo un giorno in tutto l’anno. Certo, gestire tanta libertà non è semplice, ma la nostra volontà è proprio quella di essere utili”.
Ripartito in concomitanza col ritorno in aula, durerà per tutto l’anno scolastico. ‘Insieme al centro’ è una proposta educativa fatta dall’ente locale in collaborazione appunto con la coop. Arcobaleno, e alterna aiuto nei compiti e laboratori. Come a scuola, anche nel doposcuola saranno rispettati rigidi protocolli, utili a ridurre al minimo i pericoli e a formare cittadini consapevoli del momento difficile che stiamo vivendo: “Utilizziamo le mascherine e i gel sanificanti, così come vengono sanificati gli ambienti – chiude la coordinatrice -. Certo cercheremo di stare il più possibile all’esterno, così da favorire l’ossigenazione e sfruttare gli spazi”.
Tratto da Bresciaoggi del 20.09.20